Sergio Lai: "Nel 2013 il Terra Sarda di nuovo a Cagliari"
Lo troviamo alla sua scrivania di via Monti a Cagliari, tra le cento e più pratiche che ogni giorno porta avanti. E’ la scrivania del Presidente del Comitato Regionale della Fidal, dove ci si ritrova seduto dal 1981. Sergio Lai, 72 anni da compiere, al suo nono mandato appena iniziato, non ha ancora perso quella voglia di “esserci e fare” che in Fidal lo accompagna sin dal 1959, quando come giudice di gara e fiduciario provinciale del settore propaganda inizio la carriera dirigenziale dopo l’attività da atleta svolta con la maglia dell’Arborea. Prima della sua elezione a Presidente fu anche segretario nel biennio 1979-80, sotto Adriano Rossi. Quali i momenti migliori di questi 31 anni di presidenza? Naturalmente qualche momento triste c’è stato, e mi riferisco alla scomparsa di tanti tra gli amici dell’atletica leggera che hanno lasciato noi e il nostro mondo anzitempo.
Di sicuro l’aver portato in Sardegna l’atletica che conta ai tempi di Primo Nebiolo presidente nazionale, con gli incontri della nazionale italiana. La ciliegina sulla torta però, secondo me, è stata l’organizzazione, per la prima volta a Cagliari, dei tricolori assoluti nel 2008. Per non parlare dell’attività giovanile internazionale culminata nei Giochi delle Isole, che ho contribuito a ideare.
Aggiungiamoci l’invenzione del marchio “Terra Sarda” per il meeting internazionale della Sardegna, non depositato e quindi poi utilizzato a piene mani dalla Regione e da altre realtà sportive. Momenti brutti?
Sarà presunzione, ma non ne ricordo più di tanti: con i miei collaboratori di sempre abbiamo sempre cercato di promuovere e divulgare l’atletica. Quando iniziai a ricoprire questo ruolo, in Sardegna c’erano solo 10 società; oggi, con le affiliazioni ancora aperte, siamo a 110 e dal 2012 ad oggi si sono aggiunte 14 new entry tra Sassari, Tempio, San Teodoro, Oristano, Orosei, Iglesias, Cagliari, San Sperate, Villacidro, Cortoghiana, Lanusei, Fluminimaggiore, Pula e Siurgus Donigala.
Eppure l’ultima fronda, nata per contrastarla alle ultime elezioni del Comitato, parlava di “mancanza di programmazione”.
Mi sembra che lo sviluppo dell’attività e l’implemento delle società stia a dimostrare il contrario.
Forse l’appunto si riferiva alla programmazione tecnica?
Stiamo seguendo da vicino il continuo aggiornamento dei nostri allenatori e non manca, di concerto con la commissione tecnica, l’organizzazione continua di raduni per i nostri migliori talenti. Certo, se poi le società non mandano gli atleti ai raduni non è la Federazione in difetto.
Quali novità ci aspettano nel prossimo quadriennio?
Abbiamo così tante questioni in ballo che è difficile parlare di vere e proprie novità. In questo mondo non si inventa niente dall’oggi al domani. L’obiettivo principale rimane continuare con i raduni del Club Sardegna, l’aggiornamento per i tecnici, il potenziamento del Gruppo Giudici di Gara con nuovi corsi e il proseguire le attività di sostegno e assistenza ai tecnici e ai nostri migliori atleti, laddove ci siano situazione economiche precarie. Ecco, da questo punti di vista la Federazione si muoverà per impegnarsi finanziariamente. Forse l’unica vera novità è rappresentata dalle commissioni operative che riguardano specifici settori, con l’ingresso in federazione di nuove figure professionali, come la professoressa Giuliana Giuseppina Carboni, docente di diritto all’Università di Sassari, l’avvocato Luca Pennisi e il nuovo referente per il settore giovanile Bruno Usai. Poi, per quest’anno, vorremmo riportare il meeting Terra Sarda a Cagliari.
Buon lavoro e arrivederci il 16 marzo alla Festa dell’Atletica.
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